Quest’anno ho deciso di regalare ai miei nipoti, diretti e acquisiti, alcuni capolavori della letteratura per ragazzi. Qualcosa che non
fosse le solite Piccole donne piuttosto che Zanna Bianca o Peter Pan. Sì, indubbiamente queste sono le soluzioni più facili ma, anche, quelle più lontane al mondo dei ragazzi di oggi.
E siccome mi piace un po’ provocare i lettori, ho fatto queste scelte: spero possano darvi qualche suggerimento.
Per i miei nipoti più grandi (per intenderci quelli che vanno alle superiori) i più difficili di gusti e i più ostici a farsi sorprendere, ho pensato a Il signore delle mosche di William Golding e a Niente di Janne Teller.
Due libri duri ma molto interessanti soprattutto nel modo che hanno di raccontare i ragazzi e le loro dinamiche di gruppo. Direi illuminanti!
Per quelli che stanno tra la quinta elementare e le medie ho pensato a qualcosa di più avventuroso ma che, al contempo, facesse riflettere: Wonder di Rachel J. Palacio, Buchi nel deserto di Louis Sachar e L’isola in via degli uccelli di Uri Orlev.
Storie diverse per sensibilità diverse:
Per i più piccoli invece mi sono fatta prendere dalla nostalgia e ho acquistato alcuni classici per ragazzi degli anni 70 in nuova edizione.
Sto parlando del Manuale delle giovani marmotte, del Manuale di Paperinik e del Manuale di nonna Papera. Qui non c’è bisogno che vi spieghi il contenuto; chi di noi non li ha sfogliati!
Mi piaceva però l’idea di suggerire delle cose da fare, degli esperimenti con cui misurarsi, dei problemi da risolvere per stimolarne la fantasia un po’ alla vecchia maniera.
E per i piccolissimi? Beh, ci sono anche quelli tra i miei nipotini. Lì sono andata sui classici di sempre: Il lupo e i sette capretti, il pifferaio di Hamelin, il principe rospo, i tre porcellini.
E li ho preso nella versione "audiolibri", perché ho visto che mio figlio Giuseppe li adora. Si mette il cd su e sta ore e ore ad ascoltarlo, riascoltarlo e praticamente non lo sento più per un bel po’.
Così sperando di sortire lo stesso effetto sui nipotini glieli ho prontamente presi.
Ok, lo ammetto non è un regalo per loro ma per i loro genitori. :)
Buone spese e, soprattutto, buone feste a tutti.
Ciao
Enza Emira
PS: se nei prossimi giorni hai voglia di regalarti un paio di ore spensierate, per te c'è il mio "Quando poi l'amore". Un po' di rosa per ricaricarti di energie :)
E siccome mi piace un po’ provocare i lettori, ho fatto queste scelte: spero possano darvi qualche suggerimento.
Per i miei nipoti più grandi (per intenderci quelli che vanno alle superiori) i più difficili di gusti e i più ostici a farsi sorprendere, ho pensato a Il signore delle mosche di William Golding e a Niente di Janne Teller.
Due libri duri ma molto interessanti soprattutto nel modo che hanno di raccontare i ragazzi e le loro dinamiche di gruppo. Direi illuminanti!
Per quelli che stanno tra la quinta elementare e le medie ho pensato a qualcosa di più avventuroso ma che, al contempo, facesse riflettere: Wonder di Rachel J. Palacio, Buchi nel deserto di Louis Sachar e L’isola in via degli uccelli di Uri Orlev.
Storie diverse per sensibilità diverse:
- il primo ha un modo godibile e intenso di raccontare la diversità (il protagonista ha una sindrome per cui il suo volto è deforme) e la capacità di superare le proprie difficoltà e i propri limiti;
- il secondo è un’avventura ai limiti dell’incredibile dove il protagonista, finito in carcere ingiustamente, fa di tutto per riconquistare la sua libertà. Un bell’esempio su come non arrendersi dinanzi ai problemi.
- il terzo è ambientato nel ghetto di Varsavia all’epoca della deportazione degli ebrei nei campi di concentramento. Anche in questo caso il protagonista, un ragazzo ebreo rimasto senza genitori, riesce tra mille difficoltà a scampare ai rastrellamenti tedeschi e a sopravvivere.
Per i più piccoli invece mi sono fatta prendere dalla nostalgia e ho acquistato alcuni classici per ragazzi degli anni 70 in nuova edizione.
Sto parlando del Manuale delle giovani marmotte, del Manuale di Paperinik e del Manuale di nonna Papera. Qui non c’è bisogno che vi spieghi il contenuto; chi di noi non li ha sfogliati!
Mi piaceva però l’idea di suggerire delle cose da fare, degli esperimenti con cui misurarsi, dei problemi da risolvere per stimolarne la fantasia un po’ alla vecchia maniera.
E per i piccolissimi? Beh, ci sono anche quelli tra i miei nipotini. Lì sono andata sui classici di sempre: Il lupo e i sette capretti, il pifferaio di Hamelin, il principe rospo, i tre porcellini.
E li ho preso nella versione "audiolibri", perché ho visto che mio figlio Giuseppe li adora. Si mette il cd su e sta ore e ore ad ascoltarlo, riascoltarlo e praticamente non lo sento più per un bel po’.
Così sperando di sortire lo stesso effetto sui nipotini glieli ho prontamente presi.
Ok, lo ammetto non è un regalo per loro ma per i loro genitori. :)
Buone spese e, soprattutto, buone feste a tutti.
Ciao
Enza Emira
PS: se nei prossimi giorni hai voglia di regalarti un paio di ore spensierate, per te c'è il mio "Quando poi l'amore". Un po' di rosa per ricaricarti di energie :)
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