Elsi, Pepé e l’esistenza di Babbo Natale


In una valle verde vieni con me
a vedere cosa fanno Elsi e Pepè.

Vivono tra alberi, fiori ed animali
e le loro giornate non sono banali.

SSST eccoli li vedo arrivare.
Capiamo assieme cosa stanno a fare.

Porta Elsi sul muso un po’ di broncio
mentre mostra al fratello un foglio malconcio

“Che hai combinato?” chiede stupito Pepè
“Era la lettera a Babbo Natale, ma perché?”

“Perché m’hanno raccontato che non esiste
e allora mi sono detta ‘sciocco chi insiste’ ”.

Afferra la lettera Pepè e stiracchia il foglio
“Io a Babbo Natale rinunciare, sia chiaro,  non voglio”.

“Ma ti dico che Matteo, Alessandro e Pino
sostengono che sono i genitori a fare il regalino

quella notte lì quatti quatti e di nascosto
vanno a mettere i doni al loro posto”.

Corre allora Pepé dalla sua mamma
a chiedere conferma di questo dramma.

“Oh, tranquillo Pepé, che non è vero niente
l’han fatto anche a me questo scherzo deficiente”

risponde la mamma senza battere ciglio
“Si capisce che è una bufala lontano un miglio.

Perché Babbo Natale, esiste certamente
a Rovaniemi ha la casa indubbiamente”.

Poi prende il tablet e cerca le foto
e si vede tutto, la casa, le renne e persino Babbo in moto.

Ma Elsi ancora ha un dubbio che l’assale
e se non fosse vero tutto il Natale?

“Ascolta mio caro tesoro
il Natale è una festa che vale oro

perché nasce Gesù bambino
e che questo sia vero lo sa anche il più piccino”.

“Ma i miei compagni”... e resta in sospeso.
“Oh, Elsi, a quelli non dare peso.

E sai perché?" chiede la mamma all'erede
"Perché Babbo non va da chi non crede.

E se oggi tu e Pepé smettete di provarci
Babbo non avrà la lettera e non saprà cosa mandarci.

Te la senti dunque di rischiare?
Fossi in voi non ci starei a provare”.

Annuiscono soddisfatti i due fratelli
mentre si immaginano i regali più belli.

“Su forza, allora che aspettate?”
dice la mamma "presto la penna afferrate

e una nuova lettera scrivete immediatamente
così la spediremo con la posta urgente”.

Disegnano ora i due bambini
sulla lettera Babbo, gli elfi e i regalini.

Poi sigillano in una busta il tutto
e alle poste corrono  dopotutto.

Ma i due furbetti non hanno dimenticato
e la notte di Natale  i genitori hanno sorvegliato.

Li hanno seguiti un po’ dovunque
convinti che prima o poi sarebbero arrivati al dunque.

E anche se a mezzanotte mamma e papà dormono
Elsi e Pepè, invece svegli, non demordono.

Poi un rumore che gli fa gran spavento
e una finestra che si apre sospinta dal vento.

Elsi e Pepé si precipitano dalle scale
e arrivano senza fiato dinanzi all’albero di Natale.

Odono ora, forte, una campanella
e non si possono sbagliare è proprio quella.

"E' quella della slitta di Babbo Natale.
Ne sono sicura” strilla Elsi con voce nasale.

Mentre Pepé è già fuori della porta
e guarda in cielo la luna tutta storta

“A guardar bene, si vede una striscia in cielo
è della slitta, certo, è una scia di gelo”.

Saltano i bambini tutti felici e gioiosi
perché di questa scoperta sono orgogliosi.

“Aveva ragione  la nostra mamma
continuare a credere  in Babbo è una manna”

Così si tuffano dopo pochi minuti
in mezzo ai regali appena ricevuti.

“Chissà se Matteo, Alessandro e Pino
avranno alla fine un regalino”.

“Elsi, ora non ci pensare” le dice Pepé
“Qui ci sono i doni per me e per te”.

Subito i due si mettono contenti a giocare
perché è così che Babbo Natale vogliono ringraziare.

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